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Il surriscaldamento globale non c'è ma a Scala Mercalli su Rai3 insistono
Oggi la prima puntata di Scala Mercalli su Rai3 per parlare anche di global warming e su Le Scienze un articolo smentisce tutto: la temperatura non cresce.
Ne ha parlato Focus lo scorso dicembre e ora anche Le Scienze ne dà notizia. Quindi, prendiamo atto che i mutamenti climatici dovuti al global warming, cioè il surriscaldamento globale, non erano proprio come ce li prospettavano gli scienziati con toni apocalittici.
Su Le Scienze riportano che:
Nell'ultimo decennio, la temperatura media del pianeta è aumentata meno che in quelli precedenti per una combinazione favorevole di cicli naturali di raffreddamento e riscaldamento degli oceani.
Gli scienziati arrivano a formulare previsioni sulla temperatura del pianeta fino al 2050 e oltre, come spiega l'articolo, sulla scorta delle registrazioni delle temperature dal 1880 fino ai giorni nostri. Cosa sono, però, 135 anni in confronto alla storia millenaria della Terra?
Da quanti anni ci parlano del surriscaldamento globale? Più o meno da quando ha smesso di fare notizia l'abbattimento della Foresta amazzonica. Per gli scienziati, è da almeno 10 o 15 anni che la temperatura aumenta meno (meno!) di quanto previsto.
Su Focus pubblicano un'immagine che mostra come la temperatura della Terra è rimasta stabile, senza indici dell'ipotizzato riscaldamento globale, da 18 anni.
La linea orizzontale è la temperatura media tra il 1997 e il 2014 ed è orizzontale perché la temperatura media è costante, cioè non aumenta: dal 1997 non c'è surriscaldamento.
Proprio oggi, 28 febbraio, su Rai3 va in onda Scala Mercalli, il nuovo programma dedicato ai mutamenti climatici (e non ai terremoti) per sensibilizzare l'opinione pubblica sul global warming, sulla sostenibilità, sulle criticità del buco dell'ozono, su quanto l'uomo è cattivo e sul fatto che siamo tutti peccatori; e oggi Le Scienze con un articolo smentisce tutti.
Perché alcuni scienziati continuano a fare previsioni apocalittiche nonostante i dati misurati li abbiano smentiti? Certo, perché dire e insistere che i ghiacci si scioglieranno e Venezia sarà sommersa, se le attività dell'uomo saranno sempre più avide di risorse, serve a vendere più libri e a mostrare a noi telespettatori i danni che facciamo al mondo.
Le previsioni catastrofiche non sono, quindi, basate su prove evidenti ma, a loro volta, sembrano previsioni sulla previsione dell'imbruttimento del comportamento dell'umanità. Poco serio, secondo me.
About me
Antonio Picco, blog on-line dal 2003.
Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
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