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Organizzazione vergognosa per Ligabue a Cividale
Per gli organizzatori la location del concerto era un parco, il Parco della Lesa, ma per Ligabue - come scrive lui stesso sulla sua pagina facebook - è uno spiazzo. La prima volta di un evento di questa portata potrebbe essere anche l'ultima per Cividale del Friuli a causa della pessima organizzazione e delle insufficienti misure di sicurezza (specie alla fine del concerto). Come si legge dai commenti sulla pagina facebook di Ligabue, questa è stata la peggiore brutta figura per Cividale, e per il Friuli, negli ultimi 20 secoli di storia.
Raggiungere l'area e il parcheggio dei ladri
Partendo da Udine poco prima delle 18, si impiegava circa 1 ora e mezza per percorrere i 15 km fino all'area parcheggio,
segnalata in prossimità delle rotatorie e indicata come unica direzione possibile da chi controllava il traffico ma
non veniva mai indicato che il parcheggio era a pagamento: i 10 euro venivano chiesti al momento di parcheggiare
quando ormai non era più possibile cambiare direzione.
Inoltre, si son create situazioni di pericolo negli attraversamenti dei piccoli paesi e nel passaggio a livello con automobili
trovatesi bloccate tra le sbarre e costrette a manovre azzardate per non essere travolte dai treni. Nessun vigile a
sorvegliare queste zone pericolose con forti disagi per chi percorreva quelle strade ma non stava andando al concerto.
Bus navetta sloveni
Per chi non lo sapesse, Cividale del Friuli si trova in Italia, anche se a pochi km dalla Slovenia. In provincia di Udine abbiamo anche noi i bus, di ogni tipo, modello e colore però l'orgogliosa organizzazione friulana ha affidato il servizio navetta che dal parcheggio (10 euro!) portava in prossimità dello spiazzo agli sloveni.
In mezzo al concerto, le case
Da dove la navetta ci ha lasciato, cominciava una lunga scarpinata verso lo spiazzo attraverso le stradine strette del centro abitato di Cividale. Ogni tanto qualche auto (chi si è trovato il concerto alla porta di casa) divideva la folla (in tutto c'erano circa 35mila persone) con rischi evidenti per tutti.
Il rientro: 400 metri della vergogna
La situazione peggiore alla fine del concerto quando tutte le 35mila persone, tutte insieme, si sono dirette alla fermata
dei bus navette attraverso un percorso di 400 metri lungo le sempre strette vie di Cividale.
La strada, circa 6 - 8 metri di larghezza, era chiusa sui due lati dalle recinzioni delle case, il percorso era scarsamente
illuminato e a volte buio; inoltre, cosa più grave, il percorso era uno solo ed unico per persone e mezzi di soccorso senza
neanche una corsia di emergenza lasciata libera per casi di emergenza. Alcune persone si sono sentite male e hanno avuto
bisogno dei soccorsi che a fatica sono riusciti a risalire contromano la processione; un'ambulanza, ad un certo punto, si è
dovuta fare largo tra la folla di gente ammassata al buio per raggiungere il punto della Croce Rossa il cui accesso era
proprio in corrispondenza del tratto finale del percorso, appena prima della strozzatura finale (un varco di 2 metri)
dal quale sono passate una ad una tutte le oltre 30mila persone.
Chi si trovava più o meno a metà della folla,
come me, ha impiegato 2 ore e 20 minuti per fare 400 metri.
Misure di sicurezza insufficienti
Riassumendo, le misure di sicurezza si son rilevate insufficienti perché:
- un unico percorso di 400 metri chiuso ai lati per persone e mezzi di soccorso;
- il percorso di 400 metri era di fatto un percorso cieco;
- il percorso era scarsamente illuminato e a volte al buio (ho dovuto farmi luce col cellulare);
- il percorso di 400 metri terminava con una strozzatura di larghezza pari a circa 2 metri, da cui di fatto sono transitate tutte le oltre 30mila persone prima di raggiungere un'area sicura con più possibilità di esodo;
- l'accesso alla struttra della Croce Rossa (da dove partivano e arrivavano le ambulanze) era appena prima della strozzatura finale, il luogo con la maggiore concentrazione di persone (una calca incredibile!).
Perché proprio Cividale?
Viene da chiedersi perché sia stata scelta Cividale quando poteva benissimo essere usato lo Stadio di Udine come è stato fatto per Madonna, Coldplay, Metallica ed altri, sapendo benissimo che non c'erano - e non ci sono - le strutture per eventi di questa portata.
About me
Antonio Picco, blog on-line dal 2003.
Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
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