Le parole sono di tutti e le opinioni si condividono
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nell'ordine delle cose
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Dove ho parlato di: tv
Tv, anche Benigni non c'é più!
Guardate un attimo il video; è la prima parte dell'intervento di Benigni allo show di Fiorello.
Ricordate che qualche mezz'ora prima, Fiorello aveva annunciato l'arrivo del comico toscano, dicendo che era bloccato
nel traffico del Raccordo e quindi in ritardo. Alla fine arriva, sono quasi le 23 di lunedì 5 dicembre, e canta La
porti un bacione a Firenze, un classico, un saluto, la firma. Se guardiamo bene, però, sembra che a un certo punto
sbagli i tempi: la musica sembra fermarsi, Benigni si volta verso Fiorello, sta per fermarsi e ha già la battuta pronta quando la musica riparte
e il comico dietro a rincorrerla.
Dopo i convenevoli e il non c'è più, Fiorello lascia il palco tutto all'ospite.
Tv, se lo dico io gratis non vale niente
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Chi si propone di dire qualcosa di importante per tutti, di parlare di temi sociali, di scuotere le coscienze, come può dare un prezzo a quello che ha da dire? Inoltre, perché un milionario che parla dei problemi del Pease e degli italiani dovrebbe avere più credito di uno qualunque che i problemi, di cui l'artista vuole parlare, ce li ha davvero? E perché quello che dice uno qualunque gratis - ad esempio, quello che si può leggere pubblicamente ogni giorno su twitter - se detto da uno in particolare vale 350 mila euro? Dove è finita l'uguaglianza?
I giornalisti in tv, errori ed espressioni abusate
Il mestiere del giornalista televisivo non deve essere facile: deve dimostrare di conoscere i fatti e di saperli raccontare in poche battute e in maniera comprensibile al grande pubblico. Quando wikipedia non è di aiuto, chiamano l'esperto; quando l'autorità rilascia una dichiarazione la riportano per intero (e con quella ci cominciano il pezzo); quando sono in esterna parlano di omicidi, stragi, disgrazie con dietro i cafoni d'ordinanza che fanno ciao, ciao con la mano.
In 10 anni cosa è cambiato in tv? Niente e i talent show sono inutili
Cosa si poteva vedere in tv in una serata tipo di dieci anni fa? Tra le mille cose da buttare, ho trovato a casa una rivista con i palinsesti della settimana dal 17 al 23 aprile 2003.
Nel 2003 non c'era il digitale terrestre e i canali principali erano le tre reti Rai e le tre di Mediaset. Alcuni programmi che continuiamo a vedere oggi, nel 2003 già c'erano; ad esempio:
- La prova del Cuoco, Rai Uno;
- La Vita in Diretta, Rai Uno;
- L'Eredità, Rai Uno;
- Porta a Porta, Rai Uno;
- I Fatti Vostri, Rai Due;
- Cominciamo Bene, Rai Tre;
- Grande Fratello, Canale 5;
- Uomini e Donne, Canale 5;
- Amici, Canale 5;
- Chi Vuol Essere Milionario, Canale 5;
- Striscia la Notizia, Canale 5;
- Le Iene, Italia 1.
Perché ancora in tv la pubblicità del 48182?
Può bastare inviare un sms al 48182 e rispondere a una domanda facile, facile, per vincere 10 mila euro in monete d'oro
Il numero 48182 si impara a memoria subito, non serve annotarselo. Il numero rimanda al sito allyoucan.it. Lo avevamo già visto altre volte quello spot in tv e lo rivediamo in questi giorni sulle principali reti televisive. Appena pochi mesi fa, l'Antitrust aveva sospeso lo spot col superquiz 48182, come si legge anche sul sito dell' Autorità garante della concorrenza e del mercato, con un provvedimento del 6 settembre 2012.
Robin Thicke e Miley figli d'arte e dei buoni sentimenti, ma solo in tv
Il duetto hot di Robin Thicke e Miley Cyrus è stato commentato ovunque, riservando alla giovane Miley i commenti peggiori: il sessismo universale!
La promozione dei libri in tv è pubblicità occulta?
Manca poco a Natale e il libro è una buona idea regalo che non si può schifare, a meno di non voler passare per
ignorantoni: a caval donato...
Poi, se conduci un programma in tv e non sai come riempire un quarto d'ora, fare la promozione di un libro con l'autore
ospite in studio ti risolve il problema e fai un favore all'amico scrittore. Una volta l'autore prezzemolino era
Bruno Vespa; quest'anno è Aldo Cazzullo, editorialista del Corriere della Sera (ne avevo già parlato
qui).
I Robinson nella tv di 30 anni fa e la tv che cambia prospettiva
Come è cambiata la tv in 30 anni, da quando si guaradavano I Robinson e la tv era una finestra sul mondo, ad oggi, con i Media che guardano in casa nostra.
Fazio e Gramellini a «Che tempo che fa», la tv da burocrati
Un mio commento alla prima puntata dell'edizione 2014/2015 di Che tempo che fa con Fazio e Gramellini, due burocrati che fanno televisione.
In tv la pubblicità del Natale inizia sempre prima
Se solo potessero, i pubblicitari cambierebbero data al Natale; siccome non possono, ce lo fanno vivere mesi prima con gli spot natalizi già da fine ottobre.
In tv, non è Natale senza...
Le 10 cose che non possono mancare nella celebrazione televisiva del Natale.
Torna il Karaoke in tv e senza televoto e giudici
Il ritorno del Karaoke su Italia 1 con Pintus e senza le contaminazioni delle cattive abitudini televisive degli ultimi anni.
Come è cambiata la programmazione estiva in tv negli anni
Come è cambiata la programmazione estiva in tv in un confronto tra il 1999 e il 2015.
La pornografia delle maratone tv e l'edizione straordinaria che si ascoltava in silenzio
Calava il silenzio quando il Tg1 irrompeva con un'edizione straordinaria. Oggi, invece, è intrattenimento con anche una funzione terapeutica.
I cartomanti in tv, un genere trash che è uno spaccato della società
Un genere trash che, però, restituisce un ritratto inedito e profondo della società. Che cosa si chiede alla carte e le carte che cosa rispondono?
Paolo Limiti, divulgatore della storia della TV
Il mio ricordo di Paolo Limiti, scomparso oggi, che nei panni del divulgatore è stato il “Piero Angela” della storia dello spettacolo e della TV.
Perché lo snob non guarda la TV ma è entusiasta di Internet?
Se la TV non ti piace più vuol dire che puoi ancora fare delle scelte.
Quanta nostalgia in TV!
In Tv, tante repliche e tanti programmi che guardano con nostalgia a un passato in cui gli italiani erano felici, ma non lo sapevano. Il passato rassicura, perché è passato e ne conosciamo già il finale; il futuro preoccupa e si rivela imprevedibile.
About me
Antonio Picco, blog on-line dal 2003.
Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
Le parole sono di tutti e le opinioni si condividono.
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