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Twitter ordinaria banalità

Nei 140 caratteri di un tweet sembra difficile trovare due tweet che si somiglino e non parlo di retweet o di quote: questi sono i modi per iniziare un tweet più usati e abusati tra gli utenti di lungua italiana.
Come tutte le espressioni abusate - Microsof Word insegna - sono da evitare. Ho selezionato alcuni tweet autentici cercandoli nel motore di ricerca interno di Twitter con le espressioni, abusate, di uso comune che ho individuato per esperienza personale.

Ciao, sono quello che...

Cominciamo con le presentazioni: stai facendo qualcosa di insolito, di idiota o di penosamente radical chic e te ne compiaci; allora, evita di postare un tweet come questi:

Ciao, sono Paolo, quello della generazione che può vedere Marte dall'ipad #curiosity

Sai, Paolo, io Marte posso vederlo anche dalla finestra. Altri esempi:

Ciao, io sono quello che a 40 anni suonati quando passo dal reparto cucina all'Ikea carica tutte le svegliette e poi va via

Ciao, io sono quello che Martedì 14 agosto alle 21:20 sta bollendo broccoli

Ogni volta che... da qualche parte nel mondo

Sembra una variante del modo di dire se ti sentisse si rivolterebbe nella tomba: quando vuoi fare una critica a qualcuno, non scrivere qualcosa del genere:

Ogni volta che una velina prova a fare un discorso serio, da qualche parte nel mondo un laureato muore

Ogni volta che un DJ dice "io suono", da qualche parte nel mondo un musicista muore

Ogni volta che dite "andare a mare", da qualche parte nel mondo un insegnante di italiano muore

E poi boh, che poi, e poi niente

I 140 caratteri di Twitter ti obbligano a tagliare, a essere sintetico, incisivo; invece, quando i tuoi follower rimangono per ore a fissare la timeline in attesa di un tuo tweet per poter capire la poetica dei tuoi ultimi 10 pensierini della sera, puoi permetterti di scialacquare caratteri facendo iniziare il tuo tweet come se fosse un gesto di enorme generosità verso chi ti legge.

E poi boh, capisci che certe persone non meritano più niente da te

E poi niente, non conta più niente. Solo che adesso è così diversissimo da prima, ma senza il prima senza cui prima non potevi

E poi niente, arriva un tizio che spippola una consolle da sopra un polpo gonfiabile...

C'è la variante in cui che poi è una parla sola. Riporto papale, papale:

Cheppoi non capisco come Hanna faccia a resistere a Wren; solo il suo accento è qualcosa di alksughfs

Cheppoi mi sa che sono coerente come poche persone al mondo

Cheppoi l'uomo della mia vita sta già con la donna della sua vita. Quindi sticazzi

Infografica

L'infografica non è un brevetto della Silicon Valley, solo il termine è di concezione recente. L'infografica è un'immagine, uno schema o una rappresentazione in genere che serve a restituire graficamente dati numerici, statistiche, diagrammi, ragionamenti, ecc. Quando posti su Twitter il link a un'infografica credi che tutti debbano vederla e la annunci urbi et orbi perché sai già nel fondo del tuo cuore che 9 volte su 10 nessuno clicca sul link che pubblichi (anche qui si potrebbe fare un'infografica).

Tweet numerati

Mi capitava di vedere tweet numerati come fosse un elenco. Perché la gente numera i tweet? Sono come i versetti della Bibbia. Infine ho scoperto una possibile spiegazione: le ragazzine quando non si danno lo smalto alle unghie passano il tempo su Twitter a delirare sulle boy band, a darsi della troia l'una l'altra e a fare giochetti stupidi come ad esempio la lista di 100 fatti su se stesse, 100 facts about me. Pensate, 100 tweet della stessa persona 15enne in rapida successione e tutti autobiografici. Disdire il follow è comprensibile.

Dettagli: 16/08/2012 · 2484 view

About me

Antonio Picco, blog on-line dal 2003.

Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
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