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Gramellini e Fazio a Che Tempo Che Fa ignoranti e presuntuosi: il quadro bucato dal tappo di spumante non era di valore
Massimo Gramellini, come è solito fare, commenta a Che Tempo Che Fa le principali notizie della settimana. Arrivati alla notizia del quadro del Settecento bucato da un tappo di spumante nel palazzo della Provincia di Milano, Gramellini e Fazio scherzano sulla gravità del danno perché il quadro è brutto e perché non è di valore. Guarda il video dell'intervento di Gramellini qui.
Gramellini aggiunge che un quadro non può essere prezioso solo perché antico, ridendo della bravata di cui si è assunto la responsabilità l'assessore provinciale Roberto Cassago, pronto a pagare i danni.
La tela - si legge - è di autore ignoto e il suo valore è stimato in poche migliaia di euro. Questo sminuisce, a sentire Gramellini e Fazio, la gravità del danno. Invece, è curioso come un fatto analogo era stato commentato in una passata puntata di Che Tempo Che Fa con ospite Christian De Sica; l'attore raccontava di come aveva bucato un quadro di Francis Bacon comprato da De Sica padre e appeso a una parete della loro casa. Quale orrore, nei commenti in studio, aver rovinato un quadro che col passare degli anni aumentava di valore (economico).
Quanta ignoranza, dico io, nella leggerezza di Gramellini e di Fazio!
Primo, il valore di un'opera d'arte non è la quotazione di mercato ma è il valore del gesto irripetibile che ci è stato lasciato dall'artista (o dall'artigiano) e tramandato nel tempo, come mi spiegavano una volta, mentre visitavo Villa Manin di Passariano a Codroipo (Ud).
Secondo, il quadro appartiene alla Provincia di Milano, quindi è un bene pubblico di cui avere la massima cura, maggiore di quella che si avrebbe per un bene di proprietà. Il quadro di De Sica, per quanto pregevole, almeno era suo.
Per l'immagine del quadro bucato, fonte corriere.it.
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Antonio Picco, blog on-line dal 2003.
Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
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