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Perché mi piace la nuova pubblicità della girella
La pubblicità della girella non ti dice che cosa c'è dentro e neanche come è giusto che sia composta la tua famiglia; però, ti dice che cosa c'è al di fuori della girella: c'è la vita, cioè il tuo vivere quotidiano.
Pensa a quanto siano innaturali certe situazioni nella quotidianità di tutti noi. Girella ne esemplifica due: la parata militare con un anziano graduato che passa in rassegna i militari immobili sull'attenti e l'ufficio dove si scrive, su montagne di carta, di un mondo ideale e certificato che niente ha a che fare col mondo reale e imprevedibile (altrimenti detta burocrazia).
Sono innaturali anche gran parte delle situazioni inscenate nella pubblicità degli altri prodotti. Quando la famiglia consuma la prima colazione il sole è già alto, invece è ancora buio quando io faccio colazione. La stessa immagine del prodotto ritratto sulla confezione non è la foto di cosa ci troverai dentro ma l'immagine ha il solo scopo di rappresentare il prodotto. A me, i sofficini non hanno mai sorriso, incidendoli con la forchetta come fanno nella pubblicità.
A quelle situazioni innaturali, la girella risponde che la vita va presa in giro.
Mi piace il messaggio della pubblicità della girella. Mentre altri pretendono di dirti cosa mangiare, come e quando, il messaggio della girella che io colgo è: mangia quando hai fame e mangia quello che più ti piace.
Ci sono studi scientifici a seconda delle necessità di chi vuole venderti qualcosa e alla pubblicità, in genere, è riconosciuta - più o meno consapevolmente - l'autorità di insegnarci a mangiare prodotti che hanno un nome e un cognome, che sono le migliori eccellenze del made in Italy e che produrli è sostenibile, col risultato di pagare le carote 30 euro al kg, per esempio. Chissà che cosa verrà fuori dall'Expo di Milano...
Non di solo pane vive l'uomo e la pubblicità lo sa. Ci dicono come è giusto o non è giusto che sia composta la tua famiglia; se hai figli, la pubblicità ti dice come crescerli, tra la scuola, la piscina, la palestra, il viaggio all'estero ecc. Se una grande azienda mostra un vuoto di valori agli occhi degli attivisti, allora partono le campagne di boicottaggio.
Allora, mi sento di condividere il messaggio di girella: la vita va presa in giro. Non è un invito all'anarchia; ti dice che spesso lo spettacolo è finto di brutto, hanno tutti capito il trucco, tranne te, come nella canzone di Fabri Fibra.
L'immagine è un fotogramma della pubblicità di girella, visibile qui.
About me
Antonio Picco, blog on-line dal 2003.
Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
Le parole sono di tutti e le opinioni si condividono.
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