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La pubblicità di Vanish, i maniaci dei selfie e i neri che non indossano vestiti bianchi
Non ve ne siete accorti, ma la pubblicità di Vanish prende in giro i peggiori comportamenti nei social network, compreso il politicamente corretto.
I selfie
La pubblicità di Vanish è sempre attenta al mondo dei social network, dai consigli su come togliere le macchie di sugo scambiati con video tutorial su Facebook, ai selfie per mostrare quanto siano bianchi i propri vestiti.
Bentornato bianco, superbianco! Basta con la vita grigia: torna a indossare il tuo bianco con orgoglio. Però, evita se sei nero (ve la spiego dopo).
In pochi secondi, Vanish fa la panoramica sui tipi che si fanno i selfie. Vi riconoscete?
Il figlio dell'oca bianca (il Papaboy)
Un ragazzo sfila in una stanza inondata di bianco, guadagna il centro e si scatta una foto tutto contento.
L'hipster con la barba
Come ce ne sono tanti, quest'uomo ha scoperto la barba e i barber-shop.
L'hipster con i baffi
Direttamente dagli anni Settanta, quest'uomo non si fa crescere la barba ma i baffi; di solito è sposato, o simile, e la moglie non gli lascia la libertà di farsi crescere la barba.
La mamma che parla al plurale
Dopo nove mesi a parlare di "noi" guardandosi il pancione, continua a parlare al plurale e a documentare la vita del pargoletto per accumulare like: abbiamo mangiato, abbiamo giocato, ci siamo addormentati, abbiamo fatto la cacca ecc.
La gatta morta
Lei cerca i like dell'hipster con la barba, ma non sa che lui ha uno scambio fitto di messaggi privati con un altro.
Bianco su bianco, tu non sei bianco
Come accennato all'inizio, proprio quando la voce della pubblicità dice superbianco, viene inquadrato un ragazzo nero che non può - evidentemente - indossare capi bianchi su sfondo bianco e infatti non si fa il selfie ma guarda i selfie che gli altri hanno pubblicato. Razzismo? Il popolo del Web si indignerebbe.
Lavoro presso me stesso
Di sicuro, lui su Facebook dichiara di lavorare presso se stesso e di essere il datore di lavoro di se stesso. Sempre meglio dei CEO di LinkedIn.
La twitstar
Ha appena lanciato l'hashtag #asknome per invitare i follower a inviarle delle domande; poi, lei sceglierà le domande di cui sa le risposte e ne farà un video. Le twitstar come lei per avere delle mention non chiedono delle mention ma lanciano un hashtag, altrimenti come fanno a entrare nelle tendenze e a diventare famose?
About me
Antonio Picco, blog on-line dal 2003.
Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
Le parole sono di tutti e le opinioni si condividono.
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