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The Floating Piers come l'Albero della vita ad Expo e fra un po' nessuno ne parlerà
Non c'è niente da vedere se non la bellezza del Lago, eterna e da preservare.
The Floating Piers
Abbiamo tutti sentito parlare della passerella installata sulle acque del Lago d'Iseo e del progetto dell'artista bulgaro Christo. A guardarla senza le tante presentazioni che si sono sprecate in tv e sulla stampa, l'opera è una passerella in plastica, galleggiante, e percorribile a piedi. È suggestiva l'idea di camminare sull'acqua, come faceva Gesù, e - non a caso - l'artista si chiama Christo. Se la passerella fosse stata ideata da un Mario Bianchi qualunque sarebbe stata solo una passerella di plastica su un Lago.
La passerella, stando al progetto, sarà rimossa entro pochi giorni e sono tantissimi i visitatori disposti a fare un lungo viaggio per raggiungere il Lago; l'attesa è lunga e permane sempre l'incognita del maltempo.
Arte o pubblicità?
Non sono mancate le polemiche e i commenti di chi non riconosce l'opera come artistica.
In genere, un'opera d'arte può avere anche uno scopo pubblicitario. In passato, la costruzione di chiese affrescate, l'esibizione di sculture bellissime e di quadri unici al mondo stavano a significare la grandezza del committente e l'arte era capace di influenzare la mentalità del tempo (e viceversa).
Invece, non è detto che un messaggio pubblicitario sia anche un'opera d'arte, seppur bello.
Un'opera d'arte è per sempre
L'artista pensa l'opera e la realizza, cioè trasforma in una cosa reale un suo pensiero. Nessun altro può realizzare quel che vede l'artista nella sua mente perché il pensiero non può essere trasmesso se prima non viene riprodotto, a parole o per immagini.
Le cose che noi chiamiamo opere d'arte hanno anche parecchi secoli di storia. Gli affreschi di una chiesa, per esempio, sono fatti per durare il più a lungo possibile. Nessuno ricopre di affreschi una parete per poi rimuoverli dopo 15 giorni.
Invece, The Floating Piers sarà rimossa e il Lago d'Iseo tornerà ad essere quello che era. Da quel giorno, nessuno più avrà la possibilità di percorrere la passerella, illudendosi di camminare sull'acqua come Gesù.
Un'opera d'arte per tutti è per tutti
Secondo le intenzioni, The Floating Piers è un'opera destinata a tutti e fruibile gratuitamente. Anche gli affreschi in una chiesa sono destinati a tutti i visitatori e sono gratuiti (a meno di non dover pagare un biglietto per usufruire del servizio del museo).
Essendo un'installazione temporanea, però, The Floating Piers non è più per tutti ma solo per alcuni, cioè per quei visitatori che accorreranno sul Lago d'Iseo in questi giorni e non in altri. Quindi, la passerella diventa esclusiva e riservata a pochi.
Il fattore tempo
Se l'installazione non fosse temporanea ma duratura, non ci sarebbe stato il gran numero di visitatori registrato in questi giorni. La passerella sull'acqua è come una promozione fino ad esaurimento scorte, destinata a tutti ma riservata solo ai primi fortunati.
È inutile dire che, senza le condivisioni sui social network delle foto di chi, con vanità, mostra a tutti di camminare a piedi nudi sulla passerella di Christo, il successo dell'iniziativa sarebbe minore.
Le condivisioni sui social network, infatti, generano la voglia di andare a vedere per poter condividere la foto e avere i like: devo andare a vedere perché voglio condividere su Facebook la foto di me su The Floating Piers, visto che l'installazione è temporanea ed esclusiva.
Come la passerella per la Prima alla Scala
Alla fine della fiera, The Floating Piers è un'attrazione turistica. Camminare sulla passerella è come attraversare tra due ali di folla l'ingresso della Scala di Milano la sera della prima, tra fotografi, giornalisti, commenti, voglia di apparire, voglia di esserci, ricerca di consensi.
Fra un po', sarà tutto dimenticato
A distanza di qualche tempo, nessuno parlerà più di The Floating Piers e di Christo, così come nessuno oggi parla di Expo e dell'Albero della vita dopo la chiusura dell'evento.
Invece, un'opera d'arte è capace di far parlare di se anche a distanza di secoli e accompagna la vita dell'umanità.
Quindi, The Floating Piers non è un'opera d'arte ma un'iniziativa turistica, al pari di una ruota panoramica, e il suo successo sta nella vanità delle persone che camminandoci sopra sopportano ore di coda, il rischio di prendere i funghi ai piedi, il blocco dei treni per impraticabilità delle stazioni ed ogni altra vessazione che in un ufficio postale qualunque avrebbe scatenato proteste indicibili.
Per la foto, fonte: thefloatingpiers.com.
About me
Antonio Picco, blog on-line dal 2003.
Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
Le parole sono di tutti e le opinioni si condividono.
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