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Devono studiare, scrivono su Twitter e invece...
Serie TV e tanti «devo studiare»: la daily routine gli studenti universitari sui social network.
Ai miei tempi
Quando lo studente universitario ero io, i social network non esistevano. Anche ora faccio a meno di una parte delle social schiavitù, come - per esempio - i servizi di messaggistica.
Il percorso di studi era diverso e non c'erano sconti. Qualcuno si avventurava in esperienze di studio all'estero, i viaggi Orgasmus (altrimenti detti Erasmus): alcuni professori avevano già capito l'andazzo e al ritorno aspettavano lo studente viaggiatore con un piccolo esame integrativo su tutto il programma.
Allo studente era posta, quasi quotidianamente, la stessa domanda: quanti esami ti mancano?
Devono studiare su Twitter
Provate anche voi a cercare su Twitter le parole devo studiare. Troverete dei tweet molto simili fra loro, tutti con quelle due parole e gif animata, meme, quotidianità familiare di cui non possono essere parte per via dello studio (cioè, a causa dell'assidua presenza on-line), qualcuno con l'ansia ecc.
A occhio e croce sono in maggioranza le studentesse a scrivere così su Twitter, ma può essere una mia impressione.
Invece di studiare
Non si studia perché ci sono le serie TV da guardare una stagione alla volta. Alle sessioni d'esame preferiscono le sessioni di serie TV.
Ne guardano una stagione alla volta e poi fanno la rendicontazione di quante puntate hanno visto, in quanto tempo, in quale momento del giorno e quali attività vitali hanno sacrificato per farlo.
I meme che allegano ai loro tweet sono proprio tratti dalle serie TV seguite.
Come fare per
Ecco la mia proposta per aiutare questi studenti a studiare, perché - come raccomandava Totò - devono tenere la testa al suo posto, cioè sul collo.
Se anche voi incontrate tweet così, avviate una twitter storm di risposte con scritto «quanti esami ti mancano?» oppure «quando ti laurei?».
Facciamoci sentire. Facciamo sentire la nostra voce.
About me
Antonio Picco, blog on-line dal 2003.
Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
Le parole sono di tutti e le opinioni si condividono.
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