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Lettura della foto simbolo della seconda ondata da COVID
La paura di morire o di veder morire i propri cari per COVID porta a comportamenti ossessivi e a una forma di controllo e di giudizio sugli altri.
La foto simbolo
La foto simbolo della seconda ondata del Virus mostra una fila di ambulanze, in processione; nelle ambulanze, alcuni pazienti contagiati dal Virus, da trasferire da un ospedale ad un altro.
La foto suscita paura: la paura di morire o di veder morire i propri cari.
Da settimane alla TV, sul Web e sui giornali ci raccontano che i malati sono solo i malati di COVID e a morire sono solo i malati di COVID. Invece, non è così.
La paura di morire
La paura della morte è angosciosa e può portare le persone a mettere in pratica comportamenti ossessivi, rituali da ripetere sempre negli stessi modi. Lo scopo è sentirsi al sicuro.
Avere il controllo della propria ritualità dà la sensazione di riuscire a dominare la morte. La morte per COVID è contagiosa, come il Virus; non è la naturale conclusione dell'esistenza. È una morte violenta, procurata, ingiusta.
Le stesse misure per il contenimento del contagio impongono rituali e comportamenti da osservare con rigore e senza eccezioni. Chi non lo fa ha la colpa di procurare la morte ad altre persone.
Ossessioni, controllo e giudizio degli altri
Ripetere a se stessi e agli altri l'obbligo di indossare la mascherina, di mantenersi a distanza e di non mettere in discussione quelle o altre limitazioni è di conforto per superare la paura di morire o di vedere morire i propri cari. Solo ripeterlo non è sufficiente: è necessario soprattutto controllare come gli altri rispettino gli obblighi e partecipino con ossessione al rituale.
L'ossessione diventa controllo sugli altri. Da qui i delatori che avvisano i carabinieri se il vicino di casa ha degli ospiti a pranzo o quelli che dalla finestra di casa richiamano all'ordine i runner per strada.
L'ossessione diventa non solo controllo, ma anche giudizio sugli altri.
Nella mente dell'ossessivo il rituale deve ripetersi con rigore uguale a se stesso; solo così, l'ossessivo ha la conferma di continuare ad esistere e che anche i propri cari siano al sicuro.
Foto presa da lastampa.it
About me
Antonio Picco, blog on-line dal 2003.
Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
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