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Polarizzante, ecco un'altra parola abusata
Siamo liberi di pensare se tutti pensiamo con le stesse parole? Polarizzante è un'altra parola da aggiungere alla liste delle espressioni abusate e di cui fare a meno.
Polarizzante
Abbiamo una nuova parola con cui giocare: polarizzante, importata dall'inglese e nello specifico dalla polarizzazione politica negli USA (Political polarization in the United States).
Avevo letto e usato la parola in fisica, parlando - per esempio - di lenti polarizzate, di polarizzazione della luce o di momento polare. La scorsa domenica mattina quando tutti commentavano l'attentato a Trump, come per Fantozzi la vista di tutto quel pane in casa, è stata per me improvvisa l'illuminazione: polarizzante è sulla bocca di tutti. Polarizzante, narrazione e divisivo.
Che cosa significa?
Conosciamo tutti il polo nord e il polo sud: sono contrapposti. Quando c'è una separazione, come tra le cariche positive e negative, si parla di polarità. Nel caso della luce, che si propaga come un'onda elettromeccanica, si parla di polarizzazione quando l'oscillazione del campo elettrico avviene in un solo piano e le lenti polarizzanti separano - appunto - la luce lasciando passare solo le onde che abbiano determinate proprietà (non entro nel dettaglio). Ciò spiega perché le lenti Polaroid si chiamano così.
Divisivo
In italiano si direbbe divisivo. Divisivo è proporre di intitolare un aeroporto a Silvio Berlusconi o una scuola a Peppino Impastato. Succede perché nell'opinione pubblica si separano due fronti contrapposti, lontani, inconciliabili.
Diffusione
Dagli USA il termine è stato ripreso e rilanciato dai tanti opinionisti, ospiti ed esperti dei talk-show e dei social network.
Spesso il termine viene utilizzato per descrivere qualsiasi argomento che suscita un acceso dibattito, anche se non necessariamente implica una divisione in due fazioni opposte. Questo uso inflazionato rischia di svuotarne il significato e di renderlo meno efficace nella comunicazione.
Ditemi se sono lontano dal vero
Propongo una riflessione. Le spinte globalizzanti tendono a indirizzare il pensiero verso un conformismo inedito, omogeneo, talvolta forzato. Tecnologia e social network amplificano questo fenomeno. Siamo bombardati da contenuti (immagini, video, parole), spesso in inglese, che ci spingono a conformarci a modelli predefiniti di comportamento e pensiero. I like e le condivisioni sui social creano una spirale di conformismo dalla quale sembra difficile uscire.
L'algoritmo ci guarda, ci studia, ci divide; ci propone contenuti personalizzati e ci rinchiude nelle nostre convinzioni, spesso senza averne consapevolezza. I fenomeni virali, spesso banali e ripetuti a pappagallo da milioni di persone, diventano il mantra collettivo.
Il pensiero indipendente è indebolito, ogni manifestazione di dissenso è demonizzata.
Lista delle parole abusate
Tempo fa avevo abbozzato la lista delle espressioni abusate: detto questo, come se non ci fosse un domani, nel merito e nel metodo ecc.
La lista si allunga e ci mettiamo anche polarizzante e quasi quasi anche divisivo.
Alla fine Fantozzi capiva perché la moglie comprava tutto quel pane.
Non dimentichiamo di usare il termine "polarizzante" con attenzione. Non inflazioniamone il significato! Evitiamo di utilizzarlo per qualsiasi argomento che suscita un dibattito, ma riserviamolo solo a situazioni di reale contrapposizione.
About me
Antonio Picco, blog on-line dal 2003.
Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
Le parole sono di tutti e le opinioni si condividono.
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