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In un articolo del 2006, l'innocenza perduta di Internet
Ricordi il dial-up e i primi siti web? Ho trovato un articolo di Quark del 2006 che prevedeva il futuro di Internet. Le sue previsioni sono sorprendentemente accurate, ma manca un tassello fondamentale: i social media e le loro conseguenze.
Un articolo del 2006 sulla rivista Quark
Mi è capitato tra le mani il fascicolo n. 61 della rivista Quark. Era un mensile di divulgazione scientifica. Della popolare trasmissione televisiva condotta da Piero Angela riprendeva il nome e l'impostazione, ma non era il mensile della trasmissione televisiva Quark. Un lungo articolo su quel numero di Quark celebrava i dieci anni di Internet e ne anticipava l'evoluzione.
I dieci anni erano contati dalla quotazione in borsa di Netscape, uno dei primi browser.
Internet, però, esisteva già da alcuni anni e il primo sito internet è del CERN.
Quali anticipazioni?
Secondo le anticipazioni dell'articolo, Internet sarebbe entrata nel nostro quotidiano a tal punto da scomparire e diventare una tecnologia invisibile. Per farlo si prevedeva di puntare su tecnologie wireless, connessioni veloci ed economiche, dispositivi sempre meno specifici come per esempio gli smartphone.
L'articolo è del febbraio del 2006 e, stranamente, di social network non ne parlava nonostante a quel tempo MySpace e Facebook fossero attivi da almeno due anni.
Nel 2006 non si parlava di fake-news e di influencer. Nei primi anni Duemila eravamo troppo ingenui forse per immaginare il disordine umano di oggi. Perché le cose sono evolute in peggio?
Statistiche
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Dal 2005 al 2023 gli utenti di Internet sono aumentati, come si vede dal grafico. La crescita mostrata nei dati supera il trend di crescita del +146% di utenti nel mondo tra il 2000 e il 2005 riportato nell'articolo. Infatti tra il 2005 e il 2010 - per esempio - gli utenti sono quasi raddoppiati passando da poco più di un miliardo a quasi due miliardi.
I primi 10 anni di Internet in 10 punti
1 Non esistevano algoritmi che ti suggerivano cosa vedere dopo, quindi la scoperta era pura e casuale.
2 Nei forum si discuteva di tutto, si creavano amicizie e si condividevano passioni.
3 Il suono del dial-up, la chiamata dal telefono fisso per connettersi, ci portava in un viaggio elettronico talvolta con molte aspettative. Se la chiamata era a scatti, con un occhio bisognava guardare l'orologio per non pesare troppo sulla bolletta del telefono.
4 I primi browser erano Netscape Navigator e Internet Explorer. Windows 98 è stato il primo sistema operativo a integrare Internet Explorer.
5 La grafica era rudimentale e i siti web erano spesso coloratissimi, con font strani e immagini pixelate. Era un'estetica unica, che rifletteva la giovinezza di internet. Le pagine erano statiche e scritte in html.
6 Tutto era più lento, dalla connessione alla navigazione.
7 L'assenza di social network.
8 L'anonimato, per cui tutti usavano un nickname e nessuno si sarebbe esposto con le proprie generalità.
9 Le (o i) GIF animati animavano le pagine e diventavano vere e proprie icone di internet, prima dei meme.
10 Ricevere una e-mail faceva piacere anche se via e-mail giravano catene di Sant'Antonio, leggende metropolitane, vignette e foto divertenti (o sconce).
Quale dei 10 punti ti manca di meno?
Dal 2006 al 2024
Le previsioni di Quark del 2006 rappresentavano un'audace proiezione di un futuro digitale in cui Internet sarebbe diventato l'infrastruttura invisibile alla base di società più moderna. Molte di quelle previsioni si sono rivelate sorprendentemente accurate, ma l'evoluzione della rete ha seguito percorsi inattesi, guidati da algoritmi sempre più sofisticati e da modelli di business che hanno messo in discussione il concetto stesso di informazione libera.
La diffusione delle fake news, la polarizzazione dell'opinione pubblica e la sorveglianza di massa sono solo alcune delle sfide che il nostro ecosistema digitale oggi affronta. La domanda che sorge spontanea è: siamo ancora padroni della rete, o siamo noi a essere manipolati da essa?
Come pensi che Internet si evolverà nei prossimi 10 anni?
Immagini da pixabay.com ad eccezione della foto della copertina di Quark n. 61 del 2 febbraio 2006 che è personale.
About me
Antonio Picco, blog on-line dal 2003.
Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
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