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Dove ho parlato di: papa
Le dimissioni del Papa e le profezie di Nostradamus
Il Papa ha annunciato l'intenzione di dimettersi con la fine del mese e, mentre meditava, su twitter scriveva di come siamo tutti peccatori e di come la grazia di Dio ci possa trasformare e rendere nuovi; inoltre, riconoscere la dipendenza dal Creatore - scrive il Papa - ci farà trovare libertà e pace. Libertà e pace che un Papa può ritrovare dimettendosi; ma non solo, libertà e pace che la Chiesa stessa dovrà ritrovare.
Incuriosito e da sempre appassionato dell'argomento, ho cercato tra le quartine di Nostradamus qualche riferimento all'attualità,
specie tra le quartine ancora di dubbia interpretazione.
Leggiamo - nella traduzione italiana - le quartine 8, 10 e 12 della Centuria II e la quartina 47 della Centuria IX.
Il Papa e Nostradamus: a distanza di secoli le stesse parole per parlare della Chiesa del III millennio
Nel discorso di oggi, il Papa ha usato parole molto simili a quelle che leggiamo nelle quartine 10 e 12 della Centuria II delle Profezie di Nostradamus, di cui ho parlato anche qui.
Le parole del Papa:
Anche ai nostri giorni molti sono pronti a stracciarsi le vesti di fronte a scandali e ingiustizie, naturalmente commessi da altri, ma pochi sembrano disponibili ad agire sul proprio cuore, sulla propria coscienza e sulle proprie intenzioni, lasciando che il Signore trasformi, rinnovi e converta.
Il volto della Chiesa viene a volte deturpato da colpe contro l’unità della Chiesa e divisioni del corpo ecclesiale.
Papa Bergoglio e profezie: i blog sudamericani già sapevano
All'indomani dell'elezione di Papa Francesco, il gesuita argentino Jorge Mario Bergoglio, in molti parlano
dell'avverarsi della profezia di Nostradamus sul Papa nero. In realtà, tra le quartine di Nostradamus sembra
non si parli mai di un Papa nero ma di un re nero (Obama, si diceva tempo fa).
Facendo delle ricerche in Rete, mi sono imbattuto su blog in lingua spagnola
con sorprendenti previsioni sull'elezione del nuopo Papa, come potete vedere - ad esempio
- qui.
Abbiamo il nuovo Papa ma dei Papaboys possiamo fare a meno
Da quanto tempo non sentivamo parlare dei Papaboys? Sicuramente dal funerale di Papa Giovanni Paolo II, quando
in moltissimi si sono recati a San Pietro per l'ultimo saluto al Papa. Era l'8 aprile 2005 e da giorni una folla
numerosa (si dice più di 3 milioni di persone) si era raccolta a Roma per rendere omaggio alla salma del Papa; tra
loro, moltissimi giovani, come ci mostravano in tv. Infatti, in occasione delle Giornate Mondiali della Gioventù si erano
formate organizzazioni spontanee di ragazzi per i quali i Media avevano inventato l'appellativo di Papaboys.
Benedetto XVI non ha ricevuto la stessa calda accoglienza dai Papaboys; oggi, per come Papa Francesco si presenta,
in modo carismatico, si torna a parlare di Papaboys.
Il Papa e la strategia della Chiesa, la rinuncia agli ori per ritrovare folle osannanti e papaboys
Nel momento dell'habemus Papam in pochi sapevano chi fosse Giorgio Bergoglio e quasi nessuno si aspettava quel
nome dopo aver visto la fumata bianca; quel Giorgio Bergoglio, diventato Papa Francesco, oggi raccoglie consensi
da molte parti e sul papato soffiano ventate di un ritrovato entusiasmo collettivo.
Papa Francesco augura buon pranzo dopo l'Angelus, scende dalla Papa-mobile e abbraccia la gente, rinuncia agli
ori e dà appuntamento ai giovani per la prossima Giornata mondiale della gioventù.
Il rap a Sanremo è come i cori da stadio dei papaboys, vedi Rocco Hunt
Rocco Hunt ha portato un pezzo rap a Sanremo e, chissà perché, bisogna sempre specificarlo quando c'è un pezzo rap, scusandosi per il disturbo. Anche Frankie Hi-nrg ha portato un pezzo rap e lo dicono, mettendo le mani avanti.
Sono tutti veri i like dei Papaboys su Facebook?
Con tre screenshot, la scalata della pagina dei Papaboys che in due anni passa da 1.500 a oltre 100.000 mi piace. Saranno tutti veri?
About me
Antonio Picco, blog on-line dal 2003.
Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
Le parole sono di tutti e le opinioni si condividono.
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