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Precisazioni sul numero di Picco in alternativa ai 30 tweet/giorno di Severgnini per un buon uso di Twitter
Faccio alcune precisazioni al post di qualche giorno fa dove proponevo un modo per calcolare il numero accettabile di tweet consecutivi di uno stesso utente nella timeline, ispirandomi al numero di Severgnini, 30 tweet al giorno.
Chi tw 30+ volte al giorno invade anche te: digli di smettere.
— beppe severgnini (@beppesevergnini) July 28, 2013
Invece dei 30 tweet al giorno di Severgnini, propongo il numero di Picco, calcolabile seconda la formula:
dove:
- 30 è il numero di tweet in una schermata;
- t è il tempo medio di una connessione in minuti;
- n è il numero di connessioni durante il giorno;
- Cu è il coefficiente di tweet utili (o interessanti), ad esempio diciamo che Cu=0,5 se una volta su due scriviamo aria fritta;
- following è il numero delle persone che seguiamo (supponiamo siano tutti attivi regolarmente);
- s è il tempo che si impiega per leggere una schermata in min.
Considerando una schermata composta da 30 tweet (ad esempio nella versione per cellulari), il numero di Picco rappresenta il numero accettabile di tweet per schermata di uno stesso utente. Per non intasare la timeline di Severgnini, dal calcolo risultavano non più di 3 tweet consecutivi per utente in una sola schermata.
A quanto detto, aggiungo alcune precisazioni:
- la probabilità di comparire in una schermata di chi ci segue è rappresentata dal rapporto
30 following - l'interesse dell'utente che legge le schermate della timeline è rappresentato dal tempo dedicato a Twitter, cioè
quante volte egli si collega a Twitter e per quanto tempo
t·n - l'accanimento è contrapposto all'interesse e l'ho rappresentato dal tempo (in minuti) impiegato a scorrere una
schermata;
1 s - la qualità della timeline non è la qualità dei following e può cambiare a seconda dell'ora del giorno, delle tendenze,
del nostro umore ecc; per esprimere la qualità della timeline, ho proposto il coefficiente di tweet utile,
Cu
La combinazione di probabilità di comparire in una schermata, dell'interesse misto ad accanimento di chi ci segue e del valore che chi ci legge dà ai nostri tweet esprime l'incontro tra l'interesse di follower e following. La formula ha un puro significato formale e per ciascuno dei nostri follower dà un risultato diverso: siccome è impossibile accontentare tutti alla stessa maniera, applicarla sarebbe inutile.
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Antonio Picco, blog on-line dal 2003.
Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
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