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I tormentoni dei social finiti nel dimenticatoio nel 2013

Cari amici, vi scrivo - così mi distraggo un po' - di alcuni dei fatti del 2013 che tanto hanno coinvolto l'opinione pubblica fino a diventare tormentoni per poi, alla fine, andare a riempire le stanze buie del dimenticatoio. Queste brevi note sono a commento delle reazioni a catena che gli stessi fatti hanno innescato in tv, nella Rete e nei social network, sempre secondo il mio punto di vista.
I fatti che voglio ricordare sono:

  • The Royal Baby
  • Le dimissioni del Papa
  • Spari davanti a Palazzo Chigi
  • A Cipro il prelievo forzoso dai conti correnti
  • La meteora di Čeljabinsk
  • The Parbuckling Project
  • Stocazzo e stocazzismo
  • Per Barilla i gay sono di un'altra pasta
  • Il tuo nome sulla Coca-Cola e sulla Nutella
  • La falsa laurea di Oscar Giannino
#2013

Per l'immagine ho fatto un collage di alcune foto trovate in Rete. Perdonatemi.

The Royal Baby

Il Principe George è il figlio del Principe William e di Kate Middleton ed è pronipote della Regina di Inghilterra. Subito dopo la notizia che Kate era in dolce attesa, il mondo intero era in dolce attesa. Su Twitter in prossimità dello scadere dei nove mesi l'attesa raggiungeva il suo apice, molto di più su Twitter che su Facebook, entrando in risonanza con il rumore mediatico sui giornali e in tv.
Vi ricorderete che, prima di poterlo chiamare per nome, per tutti era semplicemente The Royal Baby perché i nove mesi di gravidanza non erano bastati per pensare al nome del bambino, nome - anzi, nomi - scelto solo un paio di giorni dopo la nascita.
La zia Pippa come regalo al nipote ha fatto preparare il calco delle manine e dei piedini del piccolo: un pensiero molto più vicino alla famiglia Addams che agli Windsor.
Il piccolo George è nato lo scorso 22 luglio e sono sicuro che un tweet al Royal Baby lo avete fatto anche voi.
Volete ricordare meglio quei bei momenti? Allora andate su cnn.com/royalbaby.

Le dimissioni del Papa

I giornalisti si compiacevano nel chiamarlo cacofonicamente Papa Ratzingher, pronunciato come fosse una raffica di mitra; Benedetto XVI, invece, ha lasciato tutti di stucco annunciando le sue dimissioni.
Il primo Papa a usare Twitter ci lasciava con un ultimo breve messaggio :

Grazie per il vostro amore e il vostro sostegno. Possiate sperientare sempre la gioia di mettere Cristo al centro della vostra vita

Il trasloco di Benedetto XVI è stato un grande momento di televisione con l'elicottero papale che volava sui tetti di Roma per lunghi minuti. Una scena molto simile a quella di Apocalypse Now e forse non del tutto casualmente.
Anche io ho seguito le dimissioni di Benedetto XVI e l'elezione di Papa Francesco: leggi qui.
Del Papa dimissionario non se ne è più parlato ma Papa Francesco ha lanciato molti tormentoni, come ad esempio le telefonate a sorpresa, poi il salutare con un rilassato buongiono, buonasera o buon pranzo. Su Twitter in molti ancora gli inviano il numero di telefono pregandolo di essere richiamati.
Solo a me quell'essere andati a prenderlo alla fine del mondo, riferito ai cardinali, suonava come una gaffe?

Spari davanti a Palazzo Chigi

Il Governo Letta stava giurando davanti a Napolitano, il primo Presidente della Repubblica ad essere rieletto. Poco più in là, un uomo armato di pistola sparava contro i carabinieri in servizio a Palazzo Chigi, ferendone due. Nonostante la gravità del fatto, i giornali e la tv hanno quasi da subito perso l'interesse sia verso i carabinieri feriti, sia verso l'uomo armato; un attentato alla luce del sole, davanti a tutti e a favore di telecamere e telefonini ma dopo le scene di quel giorno - così cinematografiche - non si è messo in moto il martellamento mediatico dei talk show pomeridiani, che di solito si muovono per molto meno, non appena un tronista scoreggia. Persino su Twitter se ne è parlato poco, meno di quanto si stia ancora parlando dei due marò trattenuti in India.

A Cipro il prelievo forzoso dai conti correnti

Il settore bancario di Cipro era sull'orlo del collasso e l'Unione Europea per salvare l'economia dell'isola chiese al governo cipriota di imporre una tassa sui depositi bancari. La notizia del prelievo forzoso dai depositi dei cittadini per salvare le banche seminava il terrore anche tra noi italiani, in passato già vittime di un prelievo forzoso col governo Amato.
Se i ciprioti fossero corsi in banca a prelevare tutti i loro soldi, non sarebbe bastato svuotare i caveau delle banche per soddisfare la domanda dei clienti. Questo vale in generale e dovrebbe farci riflettere sulla debolezza del sistema monetario e sulla gestione delle finanza che trae profitto sulla moltiplicazione del debito.
Ne abbiamo parlato, abbiamo avuto paura anche noi ma ora ce ne siamo dimenticati.

La meteora di Čeljabinsk

Ci eravamo da poco ripresi dall'ansia della profezia dei Maya sulla fine del mondo, quando una meteora esplose sui cieli di Russia, uno degli spazi aerei più sorvegliato al mondo. I filmati della meteora hanno fatto il giro della Rete, per poi finire nel dimenticatoio.
Di tanto in tanto, in verità, i filmati vengono riproposti dai complottisti: meno male!

The Parbuckling Project

In italiano dicevamo il raddrizzamento della Costa Concordia, scatenando battute e doppi sensi come quelli che descriveva Mario Mieli in Elementi di critica omosessuale, di cui cito questo passaggio:

fra loro, gli uomini esibiscono il fallo, confermando la propria fissazione al cazzo mentre parlano di donne (ovvero di fighe), scambiandosi vigorose pacche sulle spalle e mandandosi volentieri affanculo

Parafrasando, quanti tweet e battutacce su raddrizzamento ed erezione? Se i giornalisti si fossero sforzati di usare un linguaggio tecnico, avrebbero parlato di riassetto della nave, evitando di degenerare così.
Non dimentichiamoci dei complimenti del Presidente Letta all'eccellenza italiana per il successo dell'operazione, quando invece il sudafricano salvage master Nick Sloane, a conclusione dei lavori, ordinava in inglese una birra alle quattro di mattina per festeggiare. Per Letta era un orgoglio tutto italiano.

Stocazzo e stocazzismo

La gente quando ci si mette è insopportabile. Quante migliaia di volte ho letto stocazzo sui social network! L'ho sentito pronunciare da chiunque, anche in tv. Ne avevo già parlato qui. Anche in questo caso potrei ripetere quanto scritto nel paragrafo precedente con la citazione di Mario Mieli.
Sappiate che su Twitter esiste un utente @stocazzo, che vive in USA e si chiede come mai tanti italiani interagiscano con lui.

Per Barilla i gay sono di un'altra pasta

In un'intervista, Guido Barilla rispondeva che non ci sarebbe mai stata una coppia gay negli spot della pasta Barilla e in Rete per giorni non si parlava d'altro.
Non mi ha stupito la risposta di Barilla ma la domanda: credo che l'azienda Barilla debba preoccuparsi di vendere pasta e non modelli sociali di famiglia. Quindi, la pubblicità della Barilla dovrebbe mostrare perché la sua pasta è migliore delle altre e non porsi il problema di quale famiglia sia più o meno giusta (famiglie con divorziati, coppie di fatto, single, marito e moglie che non si amano, separati in casa ecc.).

Il tuo nome sulla Coca-Cola e sulla Nutella

I creativi della Coca-Cola e della Nutella avranno sicuramente notato come alla gente piaccia postare sui social network le foto di cosa hanno tra le mani, specialmente se qualcosa da mettere in bocca, e come la marca sia sempre in evidenza: oltre alla Coca-Cola e alla Nutella, anche i biscotti Oreo, la birra Tennent's, lo spritz Aperol ecc. Quasi a dire: io mangio cose di marca, mica le schifezze del discount!
Sfruttando l'effetto virale gratuito degli stessi clienti, si sono inventati le etichette col nome e personalizzabili. La gente correva in negozio a comprare la lattina o il barattolo col nome giusto per postare una foto o uno status perfetto. Non se ne poteva più.
Notate nell'immagine sopra che ho messo in mano al Papa una lattina di Coca-Cola col mio nome sull'etichetta.
All'inizio dell'anno c'era anche la pubblicità tormentone della Coca-Cola nella quale veniva presentato il nuovo presidente della compagnia, un ragazzino di 17 anni. Ne avevo parlato qui.

La falsa laurea di Oscar Giannino

Il personaggio era già noto per il suo look stravagante ma con la candidatura alle elezioni politiche del 2013 tutti lo abbiamo conosciuto. Il punto di forza del suo partito era l'ineccepibilità del curriculum dei candidati, scelti tra le tanto osannate eccellenze italiane: plurilaureati, masterizzati, perfezionati e perfezionisti. Lui, però, non era laureato come diceva ed è stato smascherato.
Su Wikipedia, nella pagina a lui dedicata, viene citata un'altra curiosa occasione in cui Giannino ha dichiarato il falso e, cioè, quando disse di aver partecipato da bambino allo Zecchino d'Oro ma con un falso nome. Cino Tortorella lo smentì subito, dicendo che non era possibile partecipare allo Zecchino d'Oro con un falso nome. Boh!

Dettagli: 20/12/2013 · 1964 view

About me

Antonio Picco, blog on-line dal 2003.

Osservatore intransigente della società, critico dell'evoluzione digitale e del suo impatto sulle nostre vite.
Nel mio blog condivido riflessioni inedite sull'evoluzione del digitale e il suo impatto sulla società, con l'obiettivo di scardinare i diktat del pensiero stampato.
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